Comfort e Servizi Esclusivi

Relax e Benessere

La nostra Guest House è progettata per garantire il massimo del relax e del benessere ai nostri ospiti: è dotata di ambienti eleganti, dotati di ogni comfort, come 1 letto matrimoniale, 2 lettini singoli ed un confortevole divano-letto, TV a schermo piatto e Wi-Fi gratuito; un bagno privato di design di alta qualità ed un area lettura e relax per godere della tranquillità della zona.

E’ possibile richiedere un servizio navetta per gli spostamenti locali. In zona ci sono parcheggi a pagamento, a pochi minuti dalla struttura. Situata a pochi passi da bar, ristoranti e negozi, Stabiae Luxury Guest House vi permette di godere di tutte le comodità di un soggiorno nel cuore pulsante della città, a pochi passi dalla Stazione Circumvesuviana, dal Porto e dalla Funivia: la nostra struttura è il punto di partenza ideale per esplorare i tesori storici, artistici e naturali non solo della zona, ma di tutta la Campania.

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Le origini di Stabiae

Le origini sono incerte, anche se alcuni ritrovamenti documentano che la zona era già abitata a partire dall’VIII secolo a.C. Data la sua favorevole posizione sul mare, in una zona ricca di acque e con pianure fertili di origine vulcanica, i primi insediamenti si andarono sviluppando in quella che oggi è conosciuta come la collina di Varano, all’epoca uno sperone a picco sul mare poiché la piana dove oggi sorge l’attuale città era ancora in parte sommersa dal mare e la sottile linea costiera esistente era esposta alle incursioni nemiche. Diverse sono state le dominazioni come quella dei sanniti seguite poi dagli Etruschi e dai Greci: il nome di questo insediamento era Stabiae.

Dai Romani all’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C.

Stabiae venne conquistata da Roma nel 340 a.C. e fu durante il periodo romano che la città ebbe il suo massimo splendore: infatti venne cinta da mura e divenne un piccolo borgo dedito soprattutto ai prodotti che offriva la terra. Intorno alla città fortificata si svilupparono numerose fattorie che, con il passare del tempo, formarono piccoli borghi: questa zona viene ricordata come Ager Stabiano.

Stabiae venne dotata anche del palazzo del ministro e di un tempio dedicato ad Ercole che, secondo la tradizione romana, era il fondatore della città. Nel 79 d.C. un’inaspettata e violenta eruzione del Vesuvio fece scomparire sotto una fitta coltre di cenere, lapilli e pomici, insieme a Pompei ed Ercolano, la città di Stabiae.

Il mare ed il Cantiere Navale

Il cantiere navale di Castellammare di Stabia, fondato nel 1783, è la più antica industria italiana, nonché il più antico e longevo cantiere navale d’Italia: ancora oggi costituisce un tassello importante nell’economia stabiese. Sempre all’avanguardia il cantiere ha visto la nascita di numerose navi, prima su tutte l’Amerigo Vespucci, nave scuola della Marina Militare, le 3 Caio Duilio, la Vittorio Veneto, fino ai più recenti traghetti Cruise Roma e Cruise Barcelona, i più grandi del Mar Mediterraneo.

I Musei ed il Castello

I musei presenti a Castellammare di Stabia, sono il Museo Archeologico di Stabia Libero D’Orsi, inuaugurato nel 2020 e che ha sostituito l’Antiquarium Stabiano, nel quale vengono raccolti i reperti provenienti dagli scavi archeologici di Stabia. Meritano sicuramente uno sguardo villa San Marco e villa Arianna, riportate parzialmente alla luce da Libero D’Orsi.

Il castello di Castellammare di Stabia venne costruito dai sorrentini per difendere il proprio ducato, sulla collina che sovrasta la città stabiese; fu in seguito riparato da Federico II e ricostruito dagli angioini. Quando perse il suo ruolo difensivo il castello fu rifatto e rinforzato da Alfonso d’Aragona ma nel XVIII cominciò il suo lento declino. Oggi, abitazione privata, è visitabile solo all’esterno.

La Reggia di Quisisana

Anche la Reggia di Quisisana merita attenzione: le sue origini sono avvolte nel mistero: sicuramente nel 1268 già esisteva sulla collina di Quisisana la casa di re Carlo I d’Angiò, ma poiché gli Angioini avevano conquistato il Regno di Napoli solo due anni prima è ipotizzabile che possa risalire agli Svevi. Nel corso della sua storia numerosi personalità abitarono la reggia da Giuseppe Bonaparte a Gioacchino Murat ai Borbone. Dal 2020 ospita il Museo archeologico di Stabia Libero D’Orsi.

La Funivia e le Ferrovie

Inaugurata il 24 agosto 1952, la funivia collega la città con il monte Faito, oltre a luogo di vacanza, meta di svago, soprattutto nel periodo estivo: la funivia impiega 8 minuti per coprire l’intero percorso di 1100 metri. L’impianto, gestito dalla Circumvesuviana e completamente rinnovato nel 1990, è aperto al pubblico dal 1º aprile al 31 ottobre.

Castellammare è stata una delle prime città italiane ad essere raggiunta da una linea ferroviaria: nel 1845 venne aperta infatti la linea che collegava la città stabiese con Napoli, prolungamento della prima ferrovia italiana.

Il monte Faito è alto 1131 metri ed è un gruppo montuoso del Preappennino campano. Formato da rocce prevalentemente calcaree, sul versante del Golfo di Salerno è caratterizzato da pareti molto ripide sul mare: oltre a passeggiate salutari tra i suoi boschi è possibile visitare il tempietto dedicato all’Arcangelo Michele e alcune sorgenti.

La Cassarmonica

La Cassarmonica, o padiglione musicale, venne realizzata dalla ditta Minieri di Napoli, su progetto dell’architetto Eugenio Cosenza. Inaugurata il 28 aprile 1900, solo 9 anni dopo, a causa di una violenta libecciata, la cassarmonica crollò. Negli anni ha subito diversi restauri sia negli anni novanta che nel 2004. La cassarmonica ospita vari concerti oltre che manifestazioni.

Il nostro amato Patrono: San Catello

Fu vescovo di Stabia quando, intorno al VI secolo d. C., i Longobardi devastarono la Campania: insieme a S.Antonino si rifugiarono sul monte Aureo, l’odierno monte Faito. Una notte l’arcangelo Michele comparve in sogno ai due pii uomini ordinando loro di costruire un tempio. Celebre è il miracolo della sudorazione di manna dalla statua marmorea di San Michele, risalente al 1558. Si racconta che durante l’invasione turca a Sorrento una parte del popolo si rifugiò sul monte Faito per chiedere aiuto all’arcangelo. Egli di risposta fece sgorgare dalla propria statua gocce di sudore. Il giorno dopo la città fu liberata dagli invasori.

Catello fu vittima di calunnie e fu accusato da Papa Pelagio II di non preoccuparsi dei propri fedeli cercando, invece, una vita eremitica lontana dal popolo. Perciò fu incarcerato a Roma fino a quando Papa Gregorio Magno, grazie alle rivelazioni avute in sogno da un monaco benedettino, decise di scagionarlo. Il legame con la città è molto forte. Ogni 19 gennaio, oltre alla seconda domenica di maggio, i fedeli portano in processione la statua lignea per tutta la città. Il culto fu approvato nel 1729, attribuendogli il titolo di Patrono della città.

fonte: wikipedia.org

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